Salani © 2000 - 2017

Quattro sberle benedette

Andrea Vitali

Condividi
Quattro sberle benedette
Dettagli
Collana
AUDIOLIBRI LIQUIDI
Genere
Narrativa generale, Letteratura
Ean
9788831017145
Pagine
384

«Secondo me, Vitali sorpassa con la sua levità Guareschi.»
«Il suo è puro gioco narrativo con momenti di alto virtuosismo.»
Antonio D'Orrico, «La lettura – Corriere della Sera»

«Un grande narratore che, come Piero Chiara e Mario Soldati, sa raccontare la profondità della superficie.»
Bruno Quaranta, «Tuttolibri»

«La forza delle storie di Andrea Vitali nasce da una innata capacità di ascolto delle vicende della gente comune che egli trasforma in prodigiosa azione romanzesca.»
Fulvio Panzeri, «Avvenire»

In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l’enigma, perché uno predice una cosa e l’altro l’esatto contrario. Se le darebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio Mannu, sardo, e l’appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare. E forse c’è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, il malmostoso coadiutore del parroco arrivato in paese l’anno prima e che sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell’acqua ristretta e insipida del lago.
E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto che a frequentare ragazze di facili costumi, in quel di Lecco, è persona che a rigore non dovrebbe. D’accordo, ma quale sarebbe il reato? E chi è l’autore di quelle rime che sembrano non avere un senso? Ma, soprattutto, di preciso, con chi ce l’ha? Ficcando il naso tra le beghe e i segreti della sua Bellano immaginaria e realissima al tempo stesso, in Quattro sberle benedette Andrea Vitali apparecchia un altro appetitoso banchetto letterario, confermandosi autore prolifico di storie e di invenzioni come pochi altri, per la gioia e il godimento del lettore.

Dettagli
Collana
AUDIOLIBRI LIQUIDI
Genere
Narrativa generale, Letteratura
Ean
9788831017145
Pagine
384
Condividi

Dello stesso autore

Un uomo in mutande

Un uomo in mutande

Andrea Vitali

Movimenti sospetti nella notte a Bellano: forse allucinazioni, forse faccende private, forse non proprio reati. Forse. «Un uomo in mutande?» chiese il maresciallo Ernesto Maccadò. Nessuna traccia di sorriso. Anzi, un’espressione che valeva un punto interrogativo. Il Misfatti l'aveva messa sullo scherzo, ma quello, ...

Continua a leggere
Di impossibile non c'è niente

Di impossibile non c'è niente

Andrea Vitali

Proprio davanti alla casa del bambino Gelso c’è un bosco meraviglioso, dove i pupazzi di neve resistono per giorni, nascono certe fragoline insapori ma bellissime e gli alberi vegliano sui cespugli. Ma adesso il bosco è in pericolo: vogliono abbatterlo per costruirci case, altre case ...

Continua a leggere
Bello, elegante e con la fede al dito

Bello, elegante e con la fede al dito

Andrea Vitali

Un piccolo appartamento sul lago, una bella ragazza senza inibizioni e un medico affascinante che sta per cacciarsi nei guai Vista dal treno, la riva orientale del lago di Como è un vero spettacolo: tra una galleria e l’altra appaiono scorci di paesaggio da ...

Continua a leggere