Jean Améry
Jean Améry, pseudonimo di Hans Mayer, nasce a Vienna nel 1912, nell’Impero austro-ungarico, da famiglia ebraica assimilata. Compie studi di lettere e filosofia. Nel 1938, con l’annessione dell’Austria alla Germania nazista, emigra in Belgio e si unisce alla Resistenza. Arrestato dai nazisti nel 1943, viene torturato e poi internato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove trascorre due anni. Dopo il 1945 si trasferisce a Bruxelles ed esercita l’attività di scrittore, collaborando anche con varie testate e con radio e televisione. Muore suicida a Salisburgo nel 1978. Presso Bollati Boringhieri sono usciti anche Intellettuale ad Auschwitz (1987, 2008 e 2011), Rivolta e rassegnazione. Sull’invecchiare (1988 e 2013), Levar la mano su di sé (1990 e 2012) e Charles Bovary, medico di campagna. Ritratto di un uomo semplice (1992).